da sempre io sono palisra
a prendermi il sangue gli sputi
di quelli che sono di parte
che solo le loro ragioni
pezzente di nobili origini
in me valida, socialmente nessuno
bramata da opposte parti
a svellermi dalla mia essenza
io pace in mezzo alle guerre.
E ancora ritrovo il contesto
cambiati i parametri in parte
di quelli che sono i conflitti
io palo piantato ai confini
con braccia che urlano al vento
formando con esso una croce.
Palisra mi arrivan le bombe
e sento anche quelle inesplose
Davvero, mi sembra, è Il Peccato
sconoscere il proprio peccato
e appendere al palo di sputi
il figlio di un Dio che non c’è:
quei peroratori di pace.
PalIsra sparsi nel mondo
dai frutti di là da venire
se si riesce a vedervi
c’è solo pietà per l’idiota.
palisra
Pal-Isra