Scopri alcuni estratti dalle mie opere

LA NATURA IN SÉ

Immagine pittorica

E del ruscello l’acqua
in calma ruente
quasi solida appare
sbalzata da mano maestra
e verniciata a smalto.
Riflessi bronzei dagli arbusti a riva.

pastello di TARDeS

LA VIOLENZA

Terrore che non si arrende

Uno sguardo terribile il tuo
ragazza afghana!
Terrore diffidenza istinto vitale
a formare
un grumo compatto
negli occhi di smeraldo.
Dura donna sarai
le illusioni capovolte in ossessioni persecutorie.
Senza parole dirai ai tuoi figli che tutto è guerra.
Accoglierai solo gli abbracci degli sguardi:
gli altri
potrebbero nascondere un pugnale.

LA RICERCA

L’uomo del silenzio

Il volto scavato e qualche dente in meno
Mi raccontò la mia vita di ieri
l’uomo del silenzio.
Riandava al nonno al bisnonno
e ad altri ancora.
La sua mia vita
si dipanava in me come vissuta.
Poi riprese a riannodar le reti
e in silenzio vivemmo insieme
il bianco e nero dei ricordi.

foto di Maria Emanuela Massari

DALLA CITTÀ

In città

La pioggia finita
evapora dall’asfalto
esalando miasmi.
Nella luce notturna
strisce d’acqua residue ad imitare
il mistero blu della notte.
Finge un sì il poeta pittore,
le scarpe inzaccherate,
sapendo di mentire.

foto di Maria Pacoda

RISONANZE MENTALI

Non sempre

Non sempre un’anima piegata
è inutilmente ripiegata.
Accade che il suo sia un inchino
alla bellezza attorno a sé.

palisra

da sempre io sono palisra
a prendermi il sangue gli sputi
di quelli che sono di parte
che solo le loro ragioni

pezzente di nobili origini
in me valida, socialmente nessuno
bramata da opposte parti
a svellermi dalla mia essenza
io pace in mezzo alle guerre.

E ancora ritrovo il contesto
cambiati i parametri in parte
di quelli che sono i conflitti
io palo piantato ai confini
con braccia che urlano al vento
formando con esso una croce.

Palisra mi arrivan le bombe
e sento anche quelle inesplose

Davvero, mi sembra, è Il Peccato
sconoscere il proprio peccato
e appendere al palo di sputi
il figlio di un Dio che non c’è:
quei peroratori di pace.

PalIsra sparsi nel mondo
dai frutti di là da venire
se si riesce a vedervi
c’è solo pietà per l’idiota.

palisra
Pal-Isra

Dicono di me

“Formalmente hai un piglio superiore , con i tuoi versi richiami S.Plath, per l’incalzare e l’eleganza e hai le carte per costruirti delle ali …
Sei sempre incalzante e ti esprimi con molta proprietà, senza cercare l’ostentazione.
Avrei voluto leggere parole che aprissero uno spiraglio di tepore, una speranza,una mentita felicità. Un’anima comunque non si vaglia in quattro parole e tu non lesini certo il suo impiego in poesia.
Anche i racconti sono briosi, come le vene di chi compie uno sforzo nella tensione di spirito e muscoli.”

Mario De Rosa

Poeta

L’impossibilità di cantare la vita senza farne parte. È forse il senso più profondo dell’arte di Teresa Anna Rita De Salvatore, che con questi scritti si conferma poetessa e narratrice di emozioni. Dai piccoli e grandi fatti di cronaca, dagli sconvolgimenti mondiali fino alla discesa nell’intimo di personaggi nominati o sconosciuti, Teresa riesce a tessere una rete di sentimenti e sensazioni che non si possono definire, come fa invece lei, con umiltà, “inutili a capo”, ma che ben rendono la difficoltà della parola di fronte alla grandezza dello stupore. Lo stupore della vita, dell’imprevisto e del conosciuto che si stravolge e si nasconde, oppure semplicemente si lascia osservare meglio, al di là dello scontato. Anche nei brevi racconti in prosa, realistici o surreali, le piccole cose di ogni giorno diventano improvvisamente importanti. E quelle apparentemente più grandi di noi, invece, scompaiono. Non scompare invece la voglia di leggere e conoscere Teresa, di sorridere e riflettere grazie alla sua autoironia e filosofia, entrambe ben espresse in una serie di aforismi nell’ultima parte del libro. Che ci si augura non sia l’ultimo.

Davide Zardo

Giornalista, Poeta, Scrittore

Poesia

ALCMANE poesia di TARDES TERESA ANNARITA DE SALVATORE dalla voce di Alessandro Quasimodo.

Alessandro Quasimodo

Alessandro Quasimodo (Milano, 22 maggio 1939) è un attore, regista e poeta italiano, è figlio del poeta italiano Salvatore Quasimodo, Premio Nobel per la Letteratura Italiana 1959, e della danzatrice Maria Cumani.

Estratti

Stralcio “19 SORDI”

La ragazza stava camminando lungo il viale di periferia, a testa un po’ bassa, immersa in qualche fantasticare.

  Ad un tratto tornò alla realtà e alzò lo sguardo. Sul lato opposto del viale, un po’ inoltrata rispetto ad esso, vide una casa. Le sembrò un po’ strana collocata in quella posizione rientrata, piccola anche, rispetto ai palazzi che costeggiavano il viale dalla parte della città e alle villette dalla parte della campagna: non sembrava una villa.

  Decise di avvicinarsi. La parte frontale, infatti, era prospiciente la strada come un appartamento qualsiasi e l’impressione, da lontano, di una possibile posizione rientrata rispetto a un qualche giardino era dovuta al fatto che la strada, dopo un breve tratto asfaltato, era sterrata e vi crescevano delle erbe spontanee. Ma aveva proceduto guardando verso l’alto, così lo sguardo era concentrato sul primo piano che sembrava illuminato dall’interno nonostante fosse giorno e, avvicinandosi, continuò ad osservarlo. Bel colore caldo della tinteggiatura: bronzeo quasi. Quando fu abbastanza vicina si accorse che dietro la finestra c’era un uomo che la stava osservando, un uomo dall’aspetto tranquillo, dal sorriso appena accennato. Ogni tanto abbassava lo sguardo. Istintivamente fece anche lei la stessa cosa e poté mettere a fuoco quel che di strano la aveva attratta: si accorse che al piano terra c’era una saracinesca, sicuramente a chiusura del garage. “Che strano – pensò – un’unica stanza, anche se abbastanza grande, su un garage, ma forse la casa si estende sul retro. E poi…”

Chi sono

Una nota per aiutarvi a conoscermi

Teresa Anna Rita De Salvatore

Autore/Scrittrice

Teresa Anna Rita De Salvatore è nata a Lecce, risiede a Castelsardo (SS), è laureata in Filosofia, ha insegnato Materie Letterarie, ha ricoperto il ruolo di Dirigente Scolastico.
Scrive in poesia e in prosa dal 2009.
Dialogando su facebook – questa è storia che molti già conoscono – comincia a scrivere, riesumando una passione connaturata e trascurata.
Ringrazia gli amici di facebook rendendoli protagonisti attivi dei primi due libri pubblicati, attraverso i loro pensieri e le loro fotografie.


Ha pubblicato:

con lo pseudonimo di Terry Salentina
AMNIOS”, raccolta di testi poetici e di dialoghi (2012), con Photocity edizioni
RITORNO”, silloge poetica (2013), con l’Editore Aletti;

col proprio nome seguito dall’acronimo TARDeS
19 sordi”, romanzo dalla struttura a mosaico (2016), con Self Publishing Vincente;
Nero Scabro Sbrecciato”, miscellanea di poesie, brevissimi racconti e aforismi (2017), con Youcanprint, che ha avuto una menzione al merito nel premio Internazionale Maria Cumani Quasimodo.


E’ presente, con singole poesie, con raccolte, con racconti, sia col proprio nome sia con lo pseudonimo, in Antologie della Casa Editrice Pagine; della ALETTI Editore; della Editrice Agemina; di Rupe Mutevole Edizioni, della Casa Editrice TraccePerLaMeta. Ha ottenuto menzioni di merito per singole poesie, di cui l’ultima nel IX PREMIO NAZIONALE DI POESIA “L’ARTE
IN VERSI” Ideato, fondato e presieduto da Lorenzo Spurio.


In uscita, una silloge nuova per contenuti e ispirazione.
In fieri, una raccolta di racconti brevi e un romanzo storico.

Un libro inaspettato

Arte e vita nel transito dei loro mutamenti accompagnano il viaggio che pare non aver fine…

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